La sicurezza degli infissi è un aspetto molto importante nella resistenza ai tentativi di effrazione.
Le finestre, sono la via d’accesso privilegiata per i ladri, soprattutto in villette, appartamenti ai piani bassi e appartamenti con terrazzi.
In questi anni mi è capitato di vedere finestre forzate, che hanno subiti i tentativi di manomissione anche ai piani alti.
Premesso che, per mio avviso è sempre meglio prevedere dei dispositivi di protezione passiva che fungano da deterrente visivo, come ad esempio le grate di sicurezza o attivi come impianti di allarme più o meno sofisticati, anche la finestra se ben progettata e realizzata con tutti i crismi, diventa un protagonista nella protezione della nostra casa.
La soluzione Internorm in PVC di finestra antieffrazione
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Dal 1989 siamo concessionari e installatori del marchio Internorm.
In questi anni abbiamo potuto apprezzare l’evoluzione costante dei serramenti in termini di prestazioni termiche ed acustiche, e in questo caso di sicurezza passiva contro intrusioni indesiderate.
Attraverso i modelli KF520 e KF510, il noto produttore austriaco ha segnato un deciso cambio di passo nel settore della sicurezza passiva delle finestre.
Quali componenti tecniche considerare per una finestra antieffrazione
Per prevenire tentativi di scasso con utensili come piede di porco, cunei, cacciaviti, mazzette o leve varie è necessario che tutte le componenti siano predisposte a questo scopo.
Le componenti importanti sono:
- Ferramenta;
- Vetro.
La ferramenta di una finestra antieffrazione
L’innovativo sistema di chiusura a palette basculanti, un’innovazione nel settore che si contrappone alle classiche chiusure a fungo, prevede l’assenza totale di incontri fissati sul telaio.
La paletta realizzata in acciaio, va a fermarsi contro il telaio della finestra, impedendo di fatto l’apertura verso l’interno.
Inoltre il profilo cavo del telaio rende molto difficoltoso inserire elementi di leva che arrivino fino alle palette basculanti, che si collocano sul filo interno del telaio.
Per ottenere la certificazione RC2 o RC3 da parte del produttore, è necessario prevedere una maniglia con la chiave sul dorso.
Spingendo il pulsante e rimuovendo la chiave la maniglia rimane immobilizzata e non è possibile azionarla con fori passanti.
Una finestra richiederà un vetro particolarmente resistente
Come da titolo il vetro è una componente molto importante.
Spesso infatti l’apertura di una finestra avviene attraverso la rottura del vetro.
Per ottenere la certificazione del produttore è necessario un vetro antivandalismo di categoria P5A o superiore.
Ad esempio un vetro P5A che abbiamo equipaggiato in altri progetti, prevede una lastra esterna 44.6.
In parole povere significa che due lastre di vetro da 4 mm sono accoppiate da ben sei pellicole in PVB con caratteristiche antisfondamento.
Considerato che la frazione del vetro può avvenire anche per sollevamento dello stesso, il vetro è incollato strutturalmente all’anta con il sistema I-TEC GLAZING, un brevetto utilizzato già dal 2003, che oltre a rendere la finestra più sicura, la rende più isolante e più stabile nel tempo.
Le nostre finestre antieffrazione sono anche elementi di design ad elevato contenuto tecnologico
Oltre ad avere un elevato grado di sicurezza, le nostre finestre antieffrazione hanno caratteristiche di design uniche nel settore quali:
- Profili senza fermavetro minimali;
- Dimensioni dei profili anta e dei nodi centrali e sono i più ristretti nel mondo delle finestre in PVC;
- Prestazioni termiche ed acustiche al top della categoria;
- Effetto complanare interno, unico nel suo genere per KF 520.
Conclusioni
Avere una finestra con un elevato grado di sicurezza sicuramente aiuta a rendere la casa più sicura.
Non svolge però il ruolo di deterrente visivo, ciò potrebbe comunque spingere un malintenzionato a tentare di aprirle, creando comunque dei danni anche nel caso di insuccesso.
A mio avviso questa soluzione se ricercata con un’ottica di sicurezza richiede quantomeno un’integrazione con allarme o inferiate anche di sicurezza minore.
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