Introduzione: cosa succede dal 1° gennaio 2025?
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Fino al 31 dicembre 2024, chi sosteneva spese per la sostituzione dei serramenti in un immobile di residenza poteva usufruire di una detrazione fiscale del 50%, comprensiva di IVA, costi di manodopera e spese professionali (ad esempio per la redazione della pratica ENEA).
Tuttavia, con la legge finanziaria di dicembre 2024, dal 1° gennaio 2025, sono state introdotte modifiche significative che riducono l’aliquota di detrazione per alcuni soggetti.
L’obiettivo di questo articolo è fare chiarezza su chi ha ancora diritto alla detrazione del 50% e chi invece potrà detrarre solo il 36%. Se stai valutando di sostituire i tuoi serramenti, è fondamentale capire bene come funziona il nuovo sistema per evitare problemi fiscali.
Detrazione al 50%: chi può ancora beneficiarne?
Il requisito principale per ottenere la detrazione maggiorata al 50% è che l’immobile sia considerato abitazione principale. Questo significa che:
- Il proprietario deve avere piena proprietà o un altro diritto reale sull’immobile, come ad esempio l’usufrutto.
- Non è necessario che l’immobile sia la residenza ufficiale, ma è obbligatorio che la residenza del proprietario sia nello stesso comune.
- L’immobile non deve essere locato a terzi, ma deve essere ad uso esclusivo del proprietario.
Se queste condizioni non sono rispettate, la detrazione fiscale scende al 36%.
Dal 50% al 36%: chi perde la detrazione maggiorata?
1. Possessori di nuda proprietà
Se una persona ha solo la nuda proprietà di un immobile e questo è abitato da un’altra persona (ad esempio un usufruttuario), dal 2025 potrà detrarre solo il 36% delle spese per la sostituzione dei serramenti.
2. Affittuari e comodatari
Chi vive in affitto o ha un immobile in comodato d’uso gratuito (contratti che devono essere regolarmente registrati) fino al 2024 poteva detrarre il 50% delle spese. Dal 2025, anche in questi casi la detrazione scenderà al 36%.
3. Familiari conviventi e parenti entro il terzo grado
Prima della riforma, un familiare convivente poteva detrarre il 50% anche se l’immobile era intestato solo all’altro coniuge. Dal 2025, invece, i familiari conviventi e i parenti fino al terzo grado potranno detrarre solo il 36%.
4. Promissari acquirenti
Fino al 31 dicembre 2024, chi aveva firmato un contratto preliminare di acquisto (compromesso) poteva usufruire della detrazione del 50% sulle spese sostenute prima del rogito, purché il contratto fosse registrato. Dal 2025, anche in questo caso la detrazione scenderà al 36%.
Attenzione agli errori: la detrazione può essere revocata
Queste modifiche rendono ancora più importante una corretta gestione delle pratiche.
Errori nella richiesta della detrazione fiscale possono comportare la sospensione del beneficio e persino sanzioni.
L’Agenzia delle Entrate ha 11 anni di tempo per effettuare i controlli e, in caso di irregolarità, potrebbe chiedere il rimborso totale delle somme già detratte, con l’aggiunta di interessi e multe.
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