I 3 Motivi per Isolare il Cassonetto delle Tapparelle

I 3 Motivi per Isolare il Cassonetto delle Tapparelle

In ogni sopralluogo che si rispetti arriva a un momento in cui devo chiedere al cliente:
“ ha già valutato di intervenire anche sui cassonetti?”

Spesso la risposta è negativa, in molti casi legata a un fattore estetico:
“ ma no guardi non pensavo di rifarli, questi in legno pitturandoli nuovamente torneranno belli”

Sotto questo punto di vista sono anche d’accordo, a volte è meno invasivo da vedere un vecchio cassonetto riverniciato di uno nuovo in materiale plastico o metallico.

In presenza di un cassonetto delle tapparelle con ispezione interna, come accade inoltre nel 90% degli edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’90, dove il cassonetto rappresenta la principale fonte di dispersione termica del vano finestra.

Data una dispersione di 100, possiamo comodamente ripartirla così:

  • 10% davanzale passante;
  • 30% vecchia finestra priva di guarnizioni e doppi vetri;
  • 60% cassonetto.

Dunque il cassonetto disperde il doppio dell’energia termica di una finestra.
Quindi ha senso cambiare le finestre senza intervenire sul cassonetto?

Durante i sopralluoghi molte persone si lamentano che con le vecchie finestre vedono muovere le tende ed imputano questo problema solo alla finestra.

Sostituendo solo la finestra, ti garantisco che la tenda continuerà a muoversi durante le giornate ventose come prima.

Perché il cassonetto delle tapparelle disperde così tanto calore?

Considerando una parete di una casa degli anni ’60 e ’70 che va dai 30 ai 40 cm di spessore, compresa l’intercapedine, il cassonetto ha una massa esterna di soli 10 cm, che possono essere di laterizio o come spesso accade, il trave portante in cemento armato.

Quindi viene da sé che tutto ciò che ti protegge dall’esterno è un foglio di 2 cm di legno truciolare, probabilmente anche ammalorato dagli anni.
Sotto puoi vedere la foto di una termografia in cui si vede benissimo la dispersione del vecchio cassonetto, su Internet ne puoi trovare a centinaia.

Come mitigare la dispersione da parte del cassonetto senza farne uno nuovo

A volte sia per motivi economici, che per vere e proprie fissazioni dei clienti che non vogliono cassonetti ingombranti, possiamo intervenire mitigando le dispersioni del cassonetto esistente, con una riqualificazione interna.

Durante la riqualificazione interna, si applica come un cappotto alla tapparella.
È previsto l’utilizzo di materiale ad elevato isolamento termico come:

  • Xps;
  • Pannello flessibile con alluminio riflettente;
  • Passa cinghia anti spiffero per tapparelle a corda.

Con quali risultati?

Il Risultato può essere più o meno buono a seconda di come è all’interno il cassonetto.

Se ad esempio hai un cassonetto con il coperchio frontale in legno, l’interno è regolare, senza tubi che passano dentro, (ti assicuro che se ne vedono di ogni all’interno dei cassonetti), senza eccessive irregolarità di muratura, si può comunque ottenere un buon risultato.

Di sicuro la percezione del freddo sarà nettamente abbattuta e gli spifferi si possono ridurre fino ad oltre il 90%.

Ecco finalmente i 3 motivi per Isolare il Cassonetto delle Tapparelle

Riqualificando un cassonetto esistente e togliendo la quasi totalità degli spifferi puoi ottenere:

  • Maggior comfort termico, in quanto le dispersioni saranno minori;
  • Maggior comfort acustico, in quanto il rumore passa dove passa l’aria;
  • Minore spese di riscaldamento, in quanto i cassonetti sono responsabili del 60% delle dispersioni del vano finestra.

Questo tipo di intervento ha un costo inferiore rispetto alla sostituzione del cassonetto, detraibile in un intervento di sostituzione di serramenti.

Se anche tu vuoi cambiare le finestre ma non sai cosa fare dei vecchi cassonetti, contattaci per avere un nostro parere sulla tua situazione specifica, compila il form.

Facebook Comments

Share this post